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Documento programmatico congressuale 2018–2022

    PREMESSALa drammatica vicenda della pandemia da Covid 19 ha pesantemente condizionato non soltanto la vita di ciascuno di noi ma anche l’attività della nostra associazione. Abbiamo quindi dovuto provvedere ad un aggiornamento e revisione del presente Documento programmatico 2018–2022 (approvato all’unanimità dal Congresso di Condotta  del 24 febbraio 2018), cogliendo anche l’occasione per introdurre le novità e i cambiamenti che nel frattempo sono intervenuti.

    LE LINEE PROGRAMMATICHE 2018–2022

    Promuovere la cultura del cibo buono pulito e giusto rimane l’obiettivo prioritario di Slow Food, arricchito dal dibattito del VII° Congresso internazionale di Chengdu con le 6 mozioni adottate (I cambiamenti climatici, l’Africa, I saperi indigeni, La trasmissione dei saperi, La plastica negli ecosistemi del Pianeta), con un lavoro di informazione, documentazione e aggiornamento atto a stimolare la consapevolezza di “cosa si mangia” e le sue conseguenze sulla persona, sulla salute e sull’ambiente in generale, sul consumo di suolo, sui cambiamenti climatici, su cosa avviene nel mondo del cibo, attraverso incontri-dibattito aperti al pubblico, tavole rotonde  … e attraverso la diffusione dei “punti di vista Slow Food” su tutti questi temi tramite sito web, newsletter e canali di stampa locale.

    A- Nostro impegno primario rimane valorizzare l’agroalimentare di qualità e di piccola scala per difendere la biodiversità del nostro territorio.

    Nella Bassa pianura bergamasca è presente una attività agricola storicamente significativa, per qualità e quantità, che naturalmente ha subìto, come da altre parti, un consistente  ridimensionamento ed  una profonda ristrutturazione, di pari passo ai processi di industrializzazione del territorio, di innovazione tecnologica e di infrastrutturazione (TAV, BREBEMI, megacentri di logistica, progetti futuri sempre basati sul consumo del territorio), oltre che per la crisi economica più generale, ma che ha saputo mantenere una rete di aziende di notevole rilevanza imprenditoriale nel settore zootecnico da latte, carne, suinicolo, con colture specializzate nel commercio ortofrutticolo, con la creazione di filiere di trasformazione e commercializzazione agroalimentare significative, anche attraverso la vendita diretta dei prodotti nei mercati di produttori o negli spacci aziendali. Va in questa direzione anche l’apertura  di nuove aziende agricole gestite da giovani imprenditori alla ricerca di una rinnovata consapevolezza e scommessa nel valore anche economico dell’agroalimentare italiano, di pari passo all’incremento della proposta formativa rivolta al settore (vedi gli Istituti e le Scuole professionali di Caravaggio, Treviglio e Romano).

    Il nostro impegno deve essere, per dirla con le parole di Carlin Petrini, quello di promuovere “un rinascimento contadino, un nuovo patto con la terra” nella consapevolezzache “mangiare è un atto agricolo e produrre è un atto gastronomico     

    L’obiettivo che ci poniamo è di rafforzare una rete territoriale di produttori, trasformatori, educatori, consumatori “critici e consapevoli” per il sostegno e il rilancio dell’agricoltura di qualità e di piccola scala, rispettosa del territorio, dei ritmi naturali e biologici, della stagionalità, della varietà della specie e della biodiversità. 

    Tre i progetti principali, il Mercato della Terra, la Comunità cibo e territorio, il Presidio del melone retato di Calvenzano

    1-Passaggio fondamentale di questa missione è stata la scelta di dare vita a Treviglio, dopo la significativa esperienza di presenza attiva al MdT di Bergamo, al Mercato della Terra di Treviglio e Gera d’Adda che ha visto la luce prima sperimentalmente con i tre appuntamenti di ottobre, novembre e dicembre 2020, poi a seguire da febbraio 2021 ad ogni primo sabato del mese. Il successo dell’iniziativa ci sprona a chiedere al Comune di Trevigilio l’istituzionalizzazione del MdT e l’ipotesi di renderlo quindicinale, consapevoli di offrire ai cittadini un luogo e un’occasione di acquisto ma anche di incontro e scambio per migliorare nella socialità la consapevolezza alimentare, promuovendo l’acquisto di prodotti che fanno della naturalità e della sincerità il loro punto di forza, radicati nella tradizione ma anche capaci di risvegliare i palati assopiti, combattendo l’omologazione del gusto; 

    Il MdT è anche lo strumento per offrire sbocchi di vendita ai produttori di piccola scala normalmente esclusi dai canali commerciali convenzionali, dando visibilità a produttori selezionati secondo criteri di vicinanza geografica, stagionalità e tipicità dei prodotti, sostenibilità delle fasi produttive.

    Il MdT è uno strumento utile a sostenere l’economia locale di piccola scala e  attenta alla qualità alimentare, di minimo impatto sull’ambiente, per quanto riguarda le fasi produttive e distributive, e rispettosa dei diritti che regolano una società equa e solidale. 

    2- Con il Progetto “Comunità cibo e territorio”  l’obiettivo è dare visibilità a produttori e trasformatori che per piccola dimensione e utilizzo di criteri “buoni, puliti e giusti” si coniugano con i principi e le azioni di Slow food e dare indicazioni ai consumatori su dove si possono trovare punti vendita e di consumo, spacci aziendali, che si ispirano a tali principi e azioni. Strumento: una piccola produzione cartacea (ma anche replicata sul web), dove appaiano i soggetti che interpretano quanto esposto nell’obiettivo e  siano disposti a partecipare alla Comunità che ne scaturisce. Il territorio di riferimento è la città di Treviglio e i paesi limitrofi (la Gera d’Adda), il dépliant verrà distribuito  presso tutti i punti dei soggetti della comunità, i luoghi istituzionali e di promozione turistica. Purtroppo il progetto ha subito una comprensibile frenata a causa della particolare situazione pandemica.

    3- La Condotta è impegnata attivamente nella valorizzazione del PRESIDIO MELONE retato di Calvenzano, un obiettivo perseguito con tenacia e successo e che ci impegna nella programmazione e gestione delle attività di difesa e sviluppo di questo prodotto storico delnostro territorio; in particolare ora si dovrà dare vita alla Comunità del cibo del Melone retato con il compito di definire strategie e impegni operativi, dalle fasi produttive alla trasformazione e valorizzazione del prodotto, programmando parimenti la definizione e organizzazione di  eventi annuali (Sagra del melone retato e festa del Presidio, concorso ricette e promozione sugli chef amici), in collaborazione con gli Enti territoriali  (Comune, Cooperativa Agricola di Calvenzano, Proloco, …). 

    Slow Food in particolare promuoverà la partecipazione del Presidio Melone retato agli eventi nazionali di Slow Food (Salone del gusto, Cheese,…).

    B- Educare il gusto, formazione e didattica

    Siamo impegnati anzitutto a continuare la collaborazione con la Cooperativa Alboran nelle attività didattiche sul territorio, in particolare per l’organizzazione di Orti didattici nelle scuole dell’infanzia (nel 2018 alla Scuola Marta e Il cerchio magico) e la partecipazione al Progetto didattico pluridisciplinare e pluriannuale “Occhi sulla città”.’

    Riteniamo altresì importante rafforzare le relazioni e i contatti con gli Istituti del settore agronomico e gastronomico del territorio (Istituto agrario Cantoni di Treviglio, il nuovo Corso alberghiero presso l’Istituto Rubini di Romano di Lombardia, oltre agli istituti professionali ABF Treviglio e Lavorare nell’agroalimentare di Caravaggio) elaborando una proposta specifica ed articolata di collaborazione didattica.

    Continueremo a dare la nostra disponibilità per interventi a richiesta degli Istituti superiori sui temi delle Agromafie, alimentazione e biodiversità (con Libera e RETE SOS), e intendiamo programmare  eventi sinergici con i corsi della Terza Università di Treviglio.

    Parimenti continueremo ad impegnarci per educare il gusto dei cittadini consumatori al cibo buono pulito e giusto attraverso:

    • programma di serate/ mini corsi/degustazioni sui più comuni alimenti (vedi la rassegna annuale di eventi “Marzo di gran gusto”)
    • visite e degustazione alle aziende di produzione e trasformazione di qualità
    • serate a tema come il “gioco Piacere dell’olio” e le cene Slow Wine “gioco Piacere del vino” (da definire con le altre Condotte).

    C- Cibo e cultura

    Continuando l’esperienza positiva di abbinamento tra cibo e cultura pensiamo di  organizzare spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche alla cascina Pelesa all’interno della rassegna estiva “ESTATE in PELESA” programmando alcune serate sui nostri temi (cibo, agricoltura, gastronomia…), accompagnate da degustazioni. Ricordiamo la particolare attenzione prestata al 40° anniversario dell’Albero degli zoccoli del grande regista (trevigliese di adozione) Ermanno Olmi.

    D- Vita sociale, partecipazione, rete associativa

    in generale l’obiettivo è promuovere e stimolare il coinvolgimento dei soci favorendo gruppi di progetto e presenza locale decentrata e contemporaneamente sviluppare la rete/le reti con le associazioni del territorio, in primo luogo con le altre condotte SF. 

    A tal fine va utilizzata al massimo anche la possibilità di organizzare/condividere eventi/sagre/feste/convivi/gite in collaborazione con la rete delle associazioni e con le altre Condotte:

    • -gli eventi nazionali e internazionali di Slow Food (Slow Food Day, Terra Madre Day, partecipazione al Salone del gusto-Terra madre, Slow Fish, Cheese,…)  
    • appuntamenti conviviali e a tema con la presenza e vendita diretta dei produttori che forniscono le materie prime 
    • VISITE E DEGUSTAZIONI alle aziende di produzione e trasformazione della zona
    • “La Domenica dell’olio” in ottobre  all’azienda il Castelletto (con le altre condotte).
    • gite culturali/enogastronomiche e ai Mercati (es. Padernello con visita castello e zona, pranzo osteria tipica)
    • Il coordinamento e la partecipazione attiva alle Sagre della Cascina Pelesa, quella dell’ ASPARAGO biologico a metà aprile; quella delle MAGIOSTRE (fragole in dialetto) a metà maggio in concomitanza con SLOW FOOD DAY; e quella autunnale dell’UVA E ZUCCA;
    • partecipazione a festa/eventi di altre associazioni (festa CFL, festa interetnica dell’associazione diversa..mente…).

    La Condotta si impegna inoltre a garantire la partecipazione attiva ai gruppi-focus regionali sulle filiere dell’olio, latte, mais, capra (progetto “Sotto la panca”), salumi (progetto “13 lune”) e altri in divenire.

    Riteniamo uno strumento importante di coinvolgimento dei soci introdurre una scontistica su acquisti e consumazioni presso gli “artigiani” del cibo e i locali segnalati da Slow Food e per promuovere i loro prodotti il cibo buono, pulito e giusto.

    E- Rete Slow Food provinciale

    Rinnoviamo la proposta che le 3 Condotte bergamasche, in vista della ridiscussione organizzativa complessiva di Slow Food a tutti i livelli, si impegnino ad un maggior coordinamento: convocando  riunioni comuni di discussione e di progettualità,  alla ricerca di un migliore livello di integrazione e sinergia, sia per gli eventi nazionali e internazionali comuni sia per progetti similari e condivisibili sul territorio provinciale, 

    instaurando la buona prassi di comunicare in anticipo le reciproche attività e gli eventi in programmazione, coordinandosi negli strumenti di comunicazione (siti web, Social Network e NewsLetter). 

    Purtroppo nell’ultimo anno dobbiamo registrare un rallentamento nella volontà di condivisione ma la nostra intenzione è quella di superare vecchie logiche di protagonismi che a volte non rendono giustizia a tanto impegno volontario e disinteressato di molti di noi.

    Entusiasmo, piacere nell’impegno e nel fare comunità, gioia nella condivisione, energia nel superare le avversità, questo ci ha accompagnato in questi anni e ci da un buon auspicio per i prossimi.